Lavorare con le coppie mi affascina e mi sorprende sempre; quando incontro una coppia, non siamo mai in tre in stanza, siamo molti di più: oltre a me e alla coppia ci sono anche i due sistemi familiari a cui i partner appartengono.

 

Pertanto mio lavoro non è mai ridotto solo alla coppia perché insieme si va a ripescare il "come" si fa ad essere coppia leggendo gli esempi ereditati e ripetuti da entrambe le famiglie di origine. Spesso, quello che troviamo, è che questi modi di fare coppia ereditati si incastrano in modo speculare e funzionale all'inizio della storia ma più avanti diventano disfunzionali causando  rotture, crisi, le distanze, mancanze, rabbie, tristezze, delusioni.

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Mi sono specializzata nel trattamento di quelle relazioni altamente problematiche, difficili e dipendenti e tutte sono accumunate da una ferita molto profonda: l'amore per l'altro che diventa una mancanza di amore per se stessi.

Sono relazioni in cui manca la reciprocità e c'è un estremo bisogno di conferme e attenzioni alimentati da un'enorme paura dell'abbandono che pone la base della dipendenza stessa: "sono in una relazione insoddisfacente e dolorosa ma non posso chiuderla",

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Come se ne esce?

Una parte della terapia sta nel riprendere e curare l'antica ferita infantile causa della modalità disfunzionale relazionale. L'altra parte terapeutica è rinforzare il proprio Sé, costruire un'immagine di sé completa che, nonostante il dolore di una separazione o di una relazione difficile, ritrova la sua identità.

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Solo quando prevale un sano egoismo e amor proprio il cambiamento può avvenire: la fatica sarà costante ma cotante sarà anche lo spazio che si impara a darsi, alle proprie emozioni, ai proprio bisogni... 

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